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giovedì 7 marzo 2013

FRUGANDO SUL MERCATO: LUCANUS JIG

E' un jig un po' particolare, un kabura che fa l'occhiolino ai classici bucktail, nato per adattare certe tecniche giapponesi al mercato americano con un'esito che, guardandolo bene, a me piace proprio.
Mi pare siano almeno un paio di annetti che è presente sul mercato, ma, come spesso accade, Shimano non ha mai pensato di importarlo anche da noi, peccato secondo me.
Fatto sta che, avvicinandosi l'epoca del mio annuale pellegrinaggio in Guinea Bissau, e essendomi quindi dedicato a raccogliere un po' di kabura tra quelli più adatti alla pesca attiva che dovremo fare là, mi è caduto di nuovo l'occhio su questo interessante jig e me ne sono quindi procurato una manciata nei pesi da 60 e 80 grammi, più adatti ad essere "nuotati" in quelle acque alla ricerca di ombrine e carangidi.


Lui di origine esce con un range di pesi dai 60 ai 200 grammi, e non è escluso che in futuro proverò anche i fratelloni maggiori in altri ambienti.
La sagoma della testa sembra ben disegnata per potere essere usata non solo a fondo ma pure a mezzacqua, e questa è una delle caratteristiche principali che cercavo per un kabura tropicale. Lo skirt è giusto, le appendici in gomma sono importanti e robuste e dovrebbero rilasciare le giuste vibrazioni, l'occhio glow aiuterà di certo nelle acque africane profonde e velate... quello che proprio non va sono gli ami troppo piccoli, ma vedremo poi come sistemare la faccenda; non è un difetto di progetto è che semplicemente l'uso che ne voglio fare è un poco improprio e non ha molto a che vedere con l'idea originale.

Una curiosità, perchè un secondo aggancio del filo sotto? Presto detto grazie all'opuscoletto Shimano: per un paio di montaggi strani "tandem rig" e dropshot che invero non sono molto consigliati nelle acque dove mi recherò, ma giusto per completezza di informazione ecco qui un'immagine ufficiale:

Detto tutto ciò, ho voluto cambiare l'amo: ho tagliato il piccolo assist e ho sfilato da sotto il solid ring di fermo, molto ben fatto lo scasso di alloggiamento del suddetto che lascia un fondo pulito e liscio all'esca:


Come sostituire il complesso amo/assist è intuitivo, come materiali, vista la non remota possibilità di imbattermi in pescioni ho scelto un singolo amo Decoy Grand Pike JS3 taglia 2/0, pur potendo salire ancora come dimensioni senza compromettere la presentazione, e come cordaggio uno Zylon knot di YGK taglia "25", come solid ring l'originale è perfetto; per la costruzione dell'assist ci sono tanti tutorial sul web, magari in futuro ne facciamo uno anche noi.

L'effetto finale è questo e devo dire che mi piace un bel po':


Pronto per incontri seri, magari addobbato con qualche vibrante gommetta.
Se si comporterà bene a Kerè magari si guadagnerà qualche tuffo in shore jigging in Sudan, ma è un'altra storia.

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