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LURE BUILDING & LURE FISHING AROUND THE WORLD

mercoledì 15 dicembre 2010

PROVATA: RIPPLE FISHER FANTASTICK GT82LC


Qui le specifiche della casa madre:
http://www.ripplefisher.com/english/e_rod_gt78.htm
Canna di 8'2" con la classica struttura offset smontabile al manico.
Viene dichiarata per 180 grammi di lure weight e PE8 come massimo.


Le mie impressioni in uso pratico, un solo viaggio con catture di GT fino ad un massimo di una ventina di chili, sono state quelle di una bella canna, molto leggera e facile da usare.
Molto facile da caricare nel lancio, consente distanze veramente notevoli a partire dai 70-80 grammi di artificiale fino ad un massimo di confort che ho percepito di circa 140 grammi di carico; grammature superiori sono, secondo me, fuori dal range ottimale ma comunque usabili con la cautela di accompagnare il lancio ma anche con un calo di gittata.
E' una canna sicuramente mirata all'uso di esche specifiche come stickbait, pencil e minnow che traggono il meglio dalla cima sensibile, piuttosto che di popperoni bocca larga che fanno soffrire un po' l'attrezzo e per i quali non andrei oltre i 100-120 grammi.


Le finiture sono semplici ma molto eleganti, su un blank metallizzato che può essere scelto in molti diversi colori; unico appunto il portamulinello montato con la vite anteriore, cosa che per il mio modo di pescare mi è risultata leggermente scomoda, ma , ripeto, riconducibile alle mie abitudini in pesca.


In conclusione, un attrezzo che mi ha soddisfatto e del cui acquisto sono stato contento, da accoppiare ad una canna specifica da popper per coprire il 100% delle possibilità sull'acqua.


TERMINALI IN ACCIAIO

Necessità frequente, pescando in alcuni luoghi, è quella di munire l'ultimo tratto della nostra lenza di un breve segmento d'acciaio; questo per fare fronte, tanto nel jigging che nella pesca di superficie, alle dentature impietose di alcuni predatori come squali, barracuda, kingfish e wahoo che possono essere sia oggetto della nostra pesca sia rapinatori d'occasione dei nostri artificiali. Purtroppo spesso tale "appesantimento" visivo risulta in un calo delle abboccate, decisione quindi da ponderare bene di volta in volta. Per ridurre al minimo la visibilità del nostro bite tippet io mi sono da tempo orientato sul piano wire, ovvero sul monocavo d'acciaio; esso offre il minor profilo possibile a parità di tenuta rispetto ad altre soluzioni metalliche; richiede qualche cautela nell'uso, come ad esempio la sostituzione in caso di pieghe secche che lo snervano subito e una connessione particolare chiamata haywire twist.
Le caratteristiche tecniche le troviamo ad esempio sul sito della American Fishing Wire, uno dei produttori più noti:


Solitamente utilizzo misure dal 4 per la pesca leggera al 10 per il jigging pesante e per la lunghezza cerco di mantenermi il più corto possibile, partendo da 10 cm per la pesca con minnow a barracuda sulle flats a circa 25 cm per jiggare in presenza di squali.


Alle estremità connetteremo una girella di provata qualità ma ridotto ingombro per l'unione al terminale in nylon, e dall'altra parte un solid ring di taglia opportuna completato da uno split ring per la sostituzione rapida degli artificiali.

Di seguito la realizzazione del "nodo":

                                     Partiamo coi componenti


Realizziamo un occhiello tondo....


... e iniziamo ad avvolgere i due capi vicendevolmente...


...per 6-8 spire...


... a seguire, col capo libero effettueremo degli avvolgimenti attorno al madre a 90°...


... effettuati 4 o 5 giri a bloccare, realizziamo una "maniglietta" che ci servirà per ruotare il rimanente con lo scopo di spezzarlo...


... l'acciaio spezzato ci lascerà privi di spuntoni taglienti pericolosi che avremmo invece con la tranciatura...


...lo stesso faremo all'estremità opposta...


... e dopo avere inserito lo split ecco pronto il terminalino...


Consiglio di averne sempre pronti un pochi a portata di mano dato che la sostituzione in pesca può essere frequente.


SI RICOMINCIA

Nuovo blog... un altro? In realtà avevo voglia di cambiare il carattere del mio precedente Blog Tropicale per inserirvi altri aspetti legati ai miei viaggi piscatori anche se non direttamente legati alla pesca in se, e spaziare un po' di più anche fuori dall'ambito esotico.
Quindi, la prima fase è recuperare quanto mi piaceva dello spazio precedente e riportarlo qui di seguito, spero mi perdonerete la ripetizione.