AVVERTENZE PER I LETTORI

LURE BUILDING & LURE FISHING AROUND THE WORLD

sabato 5 febbraio 2011

AMI DRIZZATI E STRANE TEORIE

Girando per i siti di tropicalisti duri e incalliti si vedono spesso foto di ancorette e ami raddrizzati dalle poderose mandibole dei GT, ami magari in grado di trainare un furgoncino che si storcono alla fine di un'attrezzatura con un carico di rottura molto inferiore a quello necessario a causare quei danni.... perchè allora?
Dopo una settimana di Andamane e alcune bizzarre esperienze ho maturato qualche idea e convinzione.... ma cominciamo con le foto inquietanti:



Un buon caro, in tutti i sensi, GT gamma "El diablo" di Carpenter dopo l'incontro ravvicinato con un GT stimato sui 35 kg che è stato comunque salpato appeso alle due punte meno compromesse dell'amo ventrale.
Le ancore sono delle Gamakatsu GT recoder del 6/0, l'armatura dell'esca è stata stirata e deformata, ma l'anellino di connessione al terminale si presentava perfetto... e allora come e perchè?
La risposta unica che mi viene in mente è che, allamato il primo pesce, un secondo carangide abbia afferrato l'esca nel tentativo di strapparla al primo, e così si siano sviluppate tra i due le forze necessarie a tale disastro.
Daltronde non è una novità che i grossi carangidi si spartiscano le prede; da quanto ho visto, sia in pratica che in filmati di documentari, i trevally hanno l'abitudine di attaccare anche prede molto grosse, tali da non entrare intere in bocca, e farle a pezzi con l'aiuto dei compagni e delle loro mandibole dalla stretta poderosa; i denti acuminati e soprattutto la forza micidiale delle mascelle permettono loro infatti di sbranare letteralmente gli altri pesci quasi fossero dei piranhas troppo cresciuti, altrettanto è chiaro l'uso che fanno delle loro bocche quando li vediamo masticare il popper su cui sono allamati nel tentativo di demolirlo.
A posteriori mi pare di poter pensare che molti dei danni da fotografia riportati da esche e ami non siano da attribuire alla forza del GT, ma a quella di più GTs in opposizione, quali cani su uno stesso osso.
Nello specifico di questo caso si vede che le punte delle ancorette non sono state solo stirate, ma pure ritorte, e, se avete presente la maniera di combattere e ruotare di questi pesci ne riconoscerete magari gli effetti:


La soluzione? Possiamo anche cercare ami sempre più robusti, ma, al crescere dei pesci, il problema potrebbe riproporsi, anche un paio di Owner ST76 hanno fatto una brutta fine questo giro.
Snodare con degli assist? Possibile! Ma la mia scelta per le prede grandi, d'ora in poi, sarà un singolo amo triplo ventrale, tanto un grosso carangide non avrà problemi a bersi per intero il nostro popper... e ci saranno anche altri vantaggi che vi illustrerò appena ho sottomano le foto dei veri big di questo viaggio.... a breve!

Nessun commento:

Posta un commento