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LURE BUILDING & LURE FISHING AROUND THE WORLD

martedì 17 aprile 2012

CUBA - APRILE 2011

Ogni persona ha nel cuore una particolare destinazione, un luogo che l'ha colpito più di altri e ha lasciato un germe benigno nel suo animo... per me quel luogo sono i reef e le flats di Cuba con i suoi arcipelaghi disabitate e i suoi parchi naturali, autentici paradisi in mezzo al mare.

In questo viaggio abbiamo trovato sistemazione in una carina houseboat galleggiante che ha fatto da base per le nostre uscite in una zona remota e ancora poco pescata.
La sistemazione è stata sul "Caballones", validissima imbarcazione/albergo che ci ha offerto dimora ancorata in una remota laguna ove solo i "langosteros" possono accedere oltre a noi.
Non ho foto della barca, ma brevemente posso dire che avevamo a disposizione cinque cabine doppie con servizi che offrono le necessarie comodità, aria condizionata inclusa, e la crew si è rivelata perfetta, a cominciare dall'eccellente "cocinero" che ci ha deliziato i palati con ottimi piatti abbondanti e variati.
L'ambiente di pesca andava dalle classiche flat, ai reef in acqua più o meno bassa, all'open water, ai bellissimi canali tra le mangrovie, financo ad una piccola scappata sul dropoff che salta da 50 a 1200 metri ove abbiamo calato un paio di volte i nostri jiggozzi.
Quello che ci ha deliziato e stupito è stata l'abbondanza di catture, da perderci il conto, certamente oltre sessanta settanta pesci a barca quotidianamente; colonie di snappers, branchi di jacks e di tarpon, barracuda di taglia sempre interessante, e poi cernie, cubere e altri avversari meno comuni si davano il cambio sui nostri artificiali. Ogni pomeriggio poi si verificava la migrazione dei loritos, piccoli pesci pappagallo da una decina di centimetri che lasciavano le acque basse in branchi numerosissimi per dirigersi nei territori di riproduzione profondi; ed era in queste occasioni che si scatenavano le mangianze, principalmente di carangidi e tarpon ma ove non era raro vedere a galla persino delle grosse cernie... incredibile tanta ricchezza e varietà.
La pesca l'abbiamo improntata intenzionalmente alla ricerca della varietà con le canne medie, attrezzi da 50-60 libbre con artificiali dai 30 ai 70 grammi, sicuramente divertenti ma che ci hanno visto soccombere più di una volta quando a farsi vivi erano i treni merci locali. Ad onor del vero qualche puntatina pesante l'abbiamo fatta, e con buoni risultati, ma era per noi un viaggio nato per il diletto, tanti tanti pesci piuttosto che pochi e grossi, scelta nostra fatta ancora prima del viaggio e che certo non rimpiango. Certo che, a voler fare, vi sono cubere che passano abbondantemente il mezzo quintale qui, anche in pochi metri d'acqua, oltre che cernie di varie specie dalle taglie affrontabili a quelle tipo armadio a quattro ante, quindi, per chi ama le emozioni forti c'è ampio spazio per prenderle di santa ragione!
Ma ho chiaccherato anche troppo, spazio alle immagini....
... ogni mattina partenza verso l'orizzonte sulle comode skiff da due anglers:

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... e comincia il gioco...
carangidi... e si intravede la folla di sule sulla mangianza alle spalle...

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... barracuda...

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... tarpon....

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... uno in barca e l'altro incannato, situazione che si ripeterà costantemente nei sei giorni di pesca...

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.. e poi i pargos....

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un caji, altro snapper difficile da incannare a galla e di taglia, questo mi ha dato particolare soddisfazione:

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.... le cubere, mancano le big di cui aspetto le foto, specie le mie :-D ...

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... le cernie a galla o col minnow....

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... e poi un po' di light tackle coi cannini da 40 grammi, pesci piccoli ma non sempre...

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.... poi, giusto per farsi male due calate a vertical, a caso sulla caduta, giusto una mezzoretta...
prima calata attacco una cabina telefonica con le pinne, non c'è storia, 100 libbre, frizione a tappo, ma proprio chiusa, e il frugoletto cernioso si piglia una cinquantina di metri di filo fin dentro le rocce.... poco da scherzare ci sono pesci da aìben oltre due quintali lì sotto, e pure tanti, nessuno li molesta.
Dopo altri pesciotti, una cerniotta, pargos e barracuda ecco un'abboccata potente a esca quasi ferma... match violento, la canna da 4 etti che fa smorfie bellissime e il sottoscritto che ne fa di meno coreografiche

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...alla fine viene su il grigiotto da quasi tre metri, che faticata assurda, ma sono felice! La guiida mi fa capire che col cavolo che lo tira su e che tocca tagliare il filo... accidenti, non ho il grandangolo e non ci sta nell'obbiettivo, rapisco ricordi sommari e lo lascio tornare al suo ambiente dopo aver troncato l'assist acciaioso.... arrivederci!


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:-DPoi la sera, stanchi ma soddisfatti, si rientra slalomeggiando tra le mangrovie....

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Ti guardi intorno e la natura è incredibile, da togliere il fiato...

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Gli amici "langosteros", che ci fornivano la materia prima per i nostri pasti a base di crostacei, a cambio di qualche birra...

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....e a proposito, ho accennato al cibo sopraffino?

la pizzetta sempre pronta con mojito al rientro da pesca...

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... antipastini di crudità.....

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... e poi pesce e crostacei a volontà....

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abbiamo mangiato pargos e aragoste tutti i santi pasti, giusto per scelta e per trattarci male.... aragosta enchillada, arrostita, all'Italiana, fritta, in insalata, a condire la pasta ... che palle tutta sta aragosta!!:-D
Bueno, hasta la proxima, Cuba!

Grazie a http://www.33ff.com/flags per la bandiera!

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