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domenica 1 aprile 2012

JIGGANDO PIANO .....


Per molti non sarà una novità, ma è un fatto che la tendenza più appariscente nel panorama del jigging in Giappone è il fiorire di modelli corti dedicati ad una pesca più rallentata. Tutto ciò è frutto in buona parte dell'assuefazione dei pesci a quei movimenti rapidi che avevano caratterizzato il vertical dei primi tempi... mi dica chi di voi non ha visto un forte decremento delle catture a jig soprattutto nel nostro vecchio Mediterraneo.
E' ovvio che in condizioni di rifiuti categorici, visibili su un buon eco, e mancati attacchi alle presentazioni classiche bisogna rifinire le tattiche; una scappatoia l'ha rappresentata l'inchiku, ma non è che entusiasmi tutti, oltre a non essere la panacea di ogni caso.
E non si creda che sia un problema limitato alle acque del Mare Nostrum o dell'estremo oriente; tante volte ho notato simili fenomeni in acque tropicali piuttosto famose, dal Madagascar alle Maldive per fare un paio di nomi, i pesci se ne fregano dei nostri pezzi di metallo pur essendo presenti sotto di noi.
Lo scenario che però prima richiedeva a noi di adattarci con pochi modelli di jigs non specificamente concepiti, adesso invece trova una miriade di nuovi giocattoli; a Osaka ho visto decine di modelli nati per presentazioni lente, dagli Zigray e GreatRay di Beat,


al Gawky di Seafloor Control,

agli Strobe e Flash di Shout



e molti altri.
Per essere animati a dovere preferiscono l'uso di canne lunghe, oltre le misure canoniche del vertical aggressivo, capaci di dare vita a quei pezzi grassocci di metallo anche con jerkate piccole e brevi e successive ricadute; si parla anche di attrezzi da 7 piedi e oltre, delicati in vetta ma col giusto backbone dietro.
Mi è venuto da sorridere alla fiera di Bologna, quando, guardando un bel modello di jig della Hot's, un esperto tropicalista mi ha detto che non andava bene perchè ci impiegava troppo tempo a scendere... mentre invece era proprio quello che cercavo io.. punti di vista differenti da esperienze diverse ;)


Già, infatti la lenta discesa è un must, è una fase che troppo spesso in passato è stata sottovalutata, mentre gran parte del primo richiamo viene esercitata proprio in caduta; tra i nuovi jigs ve ne sono che scendono sfarfallando e altri che lo fanno con lunghi traversoni laterali, anche su queste caratteristiche si notano spesso delle differenze di rendimento. Il rovescio della medaglia è ovviamente il tempo necessario per arrivare nella parte di colonna d'acqua ove stanno i nostri avversari, ma si sa che il pescatore dovrebbe essere paziente.

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